Pietro Beretta - Ritratti Espressionisti | Settembre 2020
Pietro Beretta nasce ad Ascona, nel Canton Ticino, il 27 novembre 1942 - «Lo stesso giorno di Jimi Hendrix». Compiuti gli studi classici si laurea in ingegneria al Politecnico di Monaco e inizia a dirigere la Birreria Nazionale Locarno, fondata nel 1854 dal nonno Efrem. A casa si respira il clima delle avanguardie, grazie alla madre, Caterina Beretta Giese, «appassionata libera pensatrice» e ceramista, che frequenta il filologo Karol Kéreny e la pittrice Marianne Werefkin, vicini a Kandinsky, Klee, Jung e alla filosofia delle comunità teosofiche dell’attiguo Monte Verità. Pietro compie i primi passi nel mondo dell’arte nella fabbrica di ceramiche fondata dai genitori e conosce lo zio paterno, il pittore Emilio Maria Beretta. Da sempre appassionato dei classici dell’arte, è all’incontro con Harald Szeeman (1978), di cui sostenne la mostra “Monte Verità” in veste di Presidente della Giovane Camera Economica Svizzera, che l’imprenditore inizia a interessarsi all’arte contemporanea. In seguito alla chiusura della Birreria (1982), Pietro comincia a praticare la pittura insieme alla seconda moglie, l’arredatrice d’interni Annagret Engelberger, attraversando per un ventennio i generi, dal materico-astratto (Tapies, Burri) all’Art Brut e dall’ironia Pop al Nouveau Realisme. Alla morte di Anna, seguono due anni di silenzio, dal quale nel 2019 nascono i “Ritratti espressionisti”, ricchi di humor, pathos e suggestioni tratte dal fare arte delle avanguardie, il cui eco rimanda alla prima formazione dell’artista nell’aura del genius loci di Monte Verità
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