CARMINE MUSTO 1 - 30 settembre 2014
Quando le parole perdono di significato rimane solo il senso di un’emozione che non può trovar posto nel mondo fenomenico se non attraverso una rappresentazione materica del non detto. Le sensazioni allora ti urlano dalla carta nei coacervi del rosso, del blu, dell’arancio, privandoti della padronanza di esse, che ormai libere, con vita propria, ti guardano dal mondo, ti giudicano, ti ricordano, immagine archetipica che a passi lenti, di spalle, ti lascia…in uno stato di serena privazione.
Musto Carmine nato l’11 agosto 1975, Vive a Padova dal 2004, autodidatta, trova nell’acquerello la forma espressiva più consona alla rappresentazione dell’intimo. La carta diventa rappresentazione del reale, i colori le emozioni, il tratto indelebile testimonia l’impossibilità di correggere il passato, il fluire dell’acqua la sorpresa del risultato, condivisione di un vissuto rimasto a lungo celato…. L’istintività seppur imbrigliata dalla lucida razionalità del quotidiano a volte esplode divenendo padrona e guida… un’irrinunciabile sconfitta che arreca la meraviglia di un ingenuo entusiasmo… per essere fedele ai miei sentimenti. |
C O N T A T T I
Carmine Musto
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