ALEX RUFFINI 1 aprile - 4 maggio 2014
Alex Ruffini nasce a Venezia nel 1968; sin da bambino manifesta uno spiccato interesse per il disegno e per la musica, e stimolato dall'atmosfera artistica della sua città, a nove anni inizia a dipingere, a fare maschere di carta pesta e a suonare.
Il primo approccio alla fotografia avviene grazie alle lezioni di applicazioni tecniche, in seconda media, dove apprende le nozioni tecniche fondamentali; è in questo periodo che inizia ad esercitarsi con una polaroid e, successivamente, con una reflex. E' il 1980 quando i Kiss arrivano per la prima volta in Italia, e il piccolo Alex rimane colpito dal connubio di musica, scenografia e trucco, appassionandosi definitivamente al rock e alle diverse personalità degli artisti che si esibiscono sul palco. Durante l'adolescenza Alex non ha maestri: si ispira a grandi fotografi come Fin Costello, Neil Zlozower e Ross Halfin. "Ruba" con gli occhi le loro tecniche e approfondisce lo studio della camera oscura, acquisendo una particolare abilità nello sviluppo del bianco e nero. Dividendosi tra il lavoro e quella che ormai è diventata la sua passione principale, non perde occasione per fotografare i suoi artisti preferiti, iniziando una carriera di free lance ben presto riconosciuta a livello internazionale da testate quali Guitar Player (USA), Muen Magazine (USA), Scandinavian Tattoo (SWE), Sandman (UK), Tattoo Energy (UK e IT), Freeway Magazine (IT), Chitarre (IT), Axe (IT), Grind Zone (IT), Metal Mainiac (IT), Metal Hammer (IT), ecc... In poco tempo il talento di Alex Ruffini viene apprezzato dai musicisti stessi, quali Eric Sardinas, Dokken, Bonfire, Antiproduct, House of Shakira, L.A. Guns e molti altri. I suoi scatti vengono scelti per foto promozionali, poster, copertine di cd. Nel 2007 le sue foto vengono inserite all'interno dei cataloghi di marche prestigiose come Ibanez, Esp, Gibson, Yamaha, Music Man, VOX, Crafter, Framus… Una peculiarità di Alex Ruffini consiste nella capacità di lavorare senza un set fisso, ma improvvisando di volta in volta e creando così situazioni sempre diverse e originali. Affezionato alla sua città, spesso sceglie di utilizzare calli e campielli come sfondo per session fotografiche, nelle quali la trasgressività degli artisti della scena rock nazionale e internazionale si fonde perfettamente con l'eleganza della " placida Venezia". Attualmente il suo progetto principale è un libro fotografico su cui sta lavorando: raccoglierà i suoi scatti migliori, affiancati ad un commento dell'artista fotografato e ad una serie di aneddoti riguardanti le esperienze di Alex nei backstage e non solo… |
C O N T A T T I
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